Il territorio di Porto Torres si colloca in un contesto socio-culturale eterogeneo poiché molti dei suoi abitanti provengono da altre località della Sardegna e da diverse regioni italiane. Vi è una buona presenza dell’associazionismo che, a vario titolo, collabora con la scuola. I giovani possono trovare momenti aggreganti nello sport, in cori polifonici e in gruppi di vario genere.
Un valido servizio, adeguato alle esigenze del territorio, è rappresentato dalla biblioteca comunale.Questa ricchezza socio-culturale viene utilizzata dalla scuola come opportunità formativa. Si registra la presenza di allievi che evidenziano buone capacità di base, adeguati interessi e un proficuo rapporto con l’ambiente scolastico.
Analizzando il quadro socio economico della città, si evidenziano fenomeni di emarginazione e disgregazione comuni alle aree di crisi economica e sociale. Essi sono dovuti prevalentemente al fallimento delle iniziative di industrializzazione, legate al settore chimico, verso cui erano concentrate tutte le attese del territorio. Infatti, l’industrializzazione degli anni Sessanta, la conseguente immigrazione e il radicale cambiamento del sistema economico, hanno determinato la frantumazione e la dispersione del patrimonio di cultura, di tradizioni e di costumi della comunità. Il collasso dell’industria chimica ha portato a conseguenze drammatiche, determinando un tasso di disoccupazione elevatissimo. Oggi la città vive una grave crisi economica. Infatti, una parte della forza lavorativa è costretta ad accettare occupazioni al di fuori dell’isola o all’estero. La condizione di difficoltà economica e culturale si riflette nei comportamenti dei ragazzi, rendendoli spesso insicuri e scarsamente motivati all’apprendimento. Tali situazioni sfociano talvolta in condizioni di disagio o abbandono.
Rispetto ai dati nazionali e regionali, il rapporto studenti/insegnanti è leggermente più elevato. In particolare si rileva un alto numero di studenti con disabilità certificata e con bisogni educativi speciali.